Come si svolge una Lezione di Canto?
Il primo passo da fare quando si decide di cominciare a prendere lezioni di canto è quello di incontrare l’insegnante per una lezione di “prova”.
Le prime lezioni sono fondamentali sia per l’insegnante che per l’allievo affinché si possa instaurare una relazione insegnante-allievo e possano essere resi chiari gli obiettivi dell’allievo, le sue esigenze e il programma che l’insegnante intende seguire e/o applicare.
La prima lezione dunque dovrebbe essere, più che una prova, un incontro conoscitivo con lo studente sul suo background musicale e scoprire in particolare:
- Qual è il suo livello di conoscenza della teoria musicale
- Capacità di esecuzione e qualità del suono
- Quali sono le aspettative e gli obiettivi dello studente
- Da quanto tempo canta, se ha mai cantato
- Quali sono i generi musicali e stilistici preferiti dall’allievo
- Quali sono, se ci sono state, le sue esperienze pregresse dal punto di vista artistico o canoro
Durante la prima lezione si avrà modo di scoprire anche quali sono i punti di forza e le lacune dello studente attraverso un brano di prova o anche solo l’esercizio su scale e vocalizzi. Di norma per mettere l’allievo a proprio agio si fa scegliere a lui o lei la canzone da eseguire in prova al fine di valutare al meglio:
- Il timbro di voce
- Il controllo del vibrato e controllo del respiro
- La conoscenza eventuale di tecniche vocali
- L’espressione vocale
L’ascolto di un brano eseguito dallo studente consente all’insegnante di capire quali sono i difetti o le cattive abitudini vocali dell’allievo, prenderne nota per poterci lavorare insieme successivamente. Allo stesso tempo l’insegnante avrà modo di valutare quali sono i punti di forza dell’allievo e come potenziarli.
La prima lezione di canto rappresenta un’opportunità per fare il punto della situazione, segnare uno starting point da cui iniziare per fissare gli obiettivi.
Nella mia esperienza non c’è uno studente che sia uguale ad un altro proprio perché ognuno di noi ha una sua unicità vocale ed espressiva, per tale ragione non si può applicare a tutti lo stesso metodo d’insegnamento né tantomeno lo stesso programma. Ogni programma dovrebbe essere studiato in base alle esigenze, alle competenze e alla capacità e velocità di apprendimento dell’allievo. In una parola è bene personalizzare il programma in base agli allievi.
C’è da tenere in considerazione anche il fatto che ogni allievo ha delle motivazioni personali diverse per cominciare a prendere lezioni di canto. Le motivazioni possono essere disparate:
- Per passione o come hobby
- Per curiosità
- Per vocazione/attitudine/talento
- Per superare disagi emotivi o stress
- Per praticare della terapia musicale
- Per prepararsi ad un’audizione
- Per migliorare lo stile
- Per cantare le proprie canzoni
- Per apprendere la tecnica
- Per diventare insegnanti di canto
- Per esibirsi difronte ad un pubblico
Insomma le motivazioni possono davvero essere tantissime e tutte diverse, anche per questo quindi l’insegnante deve essere flessibile e venire incontro alle esigenze dell’allievo rispettando le sue motivazioni, qualunque esse siano.
Cantare indubbiamente offre numerosi benefici fisici e psichici tra cui:
- Riuscire ad esprimere le proprie emozioni
- Riuscire a rilassarsi
- Migliorare la fiducia in se stessi
- Sviluppare uno stile personale
- Migliorare la respirazione e la circolazione
- Migliorare la dizione o la pronuncia di una lingua straniera nel caso si canti in un’altra lingua rispetto all’italiano
Infine un altro elemento fondamentale da tenere in considerazione è l’età dello studente. Ci troviamo in qualità di insegnanti a dover insegnare ad allievi di tutte le età dai bambini agli adulti fino anche alle persone anziane quindi il linguaggio, la terminologia e l’approccio dell’insegnante dovrà variare ed essere adeguato al suo allievo.
Dopo aver fatto le dovute premesse, possiamo, semplificando, suddividere le lezioni di canto in cinque fasi distinte:
Esercizi di riscaldamento vocale
Questa è una parte essenziale del mantenimento della salute vocale. Il modo corretto di riscaldare la voce è una delle prime cose che dovrebbero essere insegnate agli studenti di canto al fine di eseguire brani o vocalizzi più complessi.
Bastano pochi semplici esercizi per rilassare le corde vocali e prepararle al canto. Gli esercizi di canto e le scale sono utili anche per l’allenamento dell’orecchio musicale, ear training.
Esercizi di respirazione
Le tecniche di respirazione sono un altro elemento essenziale per ogni cantante, che, insieme alla corretta postura, dovrebbero essere insegnate a all’inizio dei corsi.
Il tempo necessario per completare questi esercizi varierà a seconda del livello di partenza dell’allievo. È importante aiutare gli studenti a sviluppare un’acuta consapevolezza del loro corpo all’inizio della loro formazione vocale in modo che possano rilassarsi ed utilizzare una corretta gestione del fiato nonché una corretta emissione vocale. Durante una lezione di canto, lo studente dovrebbe essere rilassato e in piedi con una corretta postura.
Una volta che l’allievo riuscirà a gestire il fiato e l’emissione, saranno evidenti, man mano, i progressi complessivi nella qualità del tono.
Tecniche vocali
Apprendimento delle tecniche vocali
Gran parte del lavoro dell’insegnante di canto consiste nell’insegnamento delle tecniche vocali in modo da consentire all’allievo di affinare la propria voce e sviluppare le proprie capacità di esecuzione.
Le tecniche di canto non riguardano solo la voce e l’intonazione, ma anche la dizione, il senso del ritmo, l’espressività, la pronuncia e articolazione delle vocali, la tecnica microfonica, la performance, il saper stare su un palco.
Studio di un brano e del repertorio
Maggiore è il piacere di cantare maggiore sarà l’apprendimento. La gioia sta tutta nel cantare le canzoni che amiamo. Ecco perché una buona parte di ciascuna lezione è dedicata allo studio dei brani e del repertorio che l’allievo intende affrontare.
Indipendentemente dallo stile della canzone scelta (pop, jazz, gospel, ecc.) è sempre consigliato di impararla a memoria. Le lezioni offrono agli studenti una buona opportunità di studiare il testo, lo spartito del brano, la melodia, il ritmo, lo stile e il genere musicale.
Lavorare su un brano non significa solo cantarlo dall’inizio alla fine, ma analizzarlo, scomporlo, assaporarlo, conoscerlo per eseguirlo in un modo che metta in luce non solo la vocalità dall’allievo ma che si concentri anche sull’aspetto emotivo ed interpretativo del brano.
L’insegnante può proporre allo studente dei brani qualora ritenga che ci sia uno stile o delle canzoni più adatte alla sua vocalità.
Interpretazione di un brano
L’ultima parte della lezione può essere utilizzata per esercitarsi sull’interpretazione del brano, sull’espressione corporea, sulla postura, sul timbro. Perché il canto non è solo tecnica ma anche condivisione emotiva di un messaggio.
Il ruolo dell’insegnante è quello di informare lo studente sugli aspetti positivi dei suoi progressi e su tutti i punti deboli su cui devono lavorare per perfezionare ulteriormente il pezzo.
Quali strumenti servono per una lezione di canto?
Primo fra tutti uno strumento musicale, come un pianoforte o una chitarra con cui l’insegnante può accompagnare gli allievi mentre cantano. Altri elementi che potrebbero aiutare l’allievo a trarre il massimo dalle lezioni sono:
Un metronomo, per aiutare ed educare lo studente ad andare a tempo
Un microfono, per abituarsi alla sua voce amplificata
Musica e testi nel caso in cui gli studenti abbiano dimenticato le proprie copie
Un riproduttore audio per basi musicali (I-pad, PC, lettore cd o usb)
Domanda: Cosa occorre portare per la prima lezione di canto?
Consiglio agli allievi di portare un quaderno e una penna qualora desiderassero prendere appunti; dell’acqua per rimanere idratati durante la lezione benché queste siano spesso cose fornite dalla struttura o dall’insegnante. Ma soprattuto è bene portare una mente aperta: all’inizio gli esercizi di canto e di respirazione possono sembrare strani ma via via diventano naturali e indispensabili. Si possono inoltre portare spartiti o basi musicali su cui si intende lavorare.
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